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Assaggi,
1992

sabato 5 settembre 1992 ore 21 Piazza del Ricetto
KAIDARA DANCE COMPANY in TAMBURI NELLA NOTTE

 

coreografia Katina Genero
musiche e percussioni Bruno Rose Genero
danzatrici Franca Aimone • Doloretta Atzei • Emma Catti • Simona Brunelli
musicisti Emiliano Aimone • Doloretta Atzei • Roberto Ballario • Bruno Rose Genero
assistente alla coreografia Donatella Tuberga
costumi Katina Genero • Osvaldo Montalbano
prodotto da Associazione Kaidara Incontri di Culture

Se nella tradizione musicale europea la percussione ha avuto un ruolo abbastanza marginale,in quella africana è stata ed è il linguaggio per eccellenza. Il tamburo ne è lo strumento cardine, evocatore com'è di ritmi primordiali, il battito del cuore, il brontolio dei vulcani e dei terremoti, e insieme efficace e potente mezzo di comunicazione sociale. Kaidara coniuga la ricchezza e la forza della cultura musicale africana alla tradizione teatrale europea ed ha scelto il ritmo e la danza ritmica come espressione privilegiata del proprio messaggio artistico. In "Tamburi nella notte" presenta due creazioni coreografiche di Katina Genero: "Tamburi di Calanda" e "Yankadi". La prima è liberamente ispirata alle pagine di Buñuel che raccontano di una tradizione ancora ben viva in Aragona. Là, durante la Settimana Santa, in parecchi villaggi per tre giorni e ininterrottamente battono i tamburi e "... basta appoggiare la mano contro un muro di una casa per sentire vibrare...; la natura si mette all'unisono col ritmo che va avanti tutta la notte... se qualcuno si addormenta avvolto nei battiti, si sveglia di colpo quando quei battiti si allontanano lasciandolo solo...".La seconda, Yankadi, è una coreografia che prende il nome da una danza tradizionale di seduzione qui considerata come incontro, gioco, comunicazione fra danzatori, musicisti e pubblico. Il corpo che danza è il suono che danza, partecipe di un ritmo cosmico che comprende anche lo spettatore. La produzione artistica di Kaidara è l'esempio emblematico di quanta ricchezza deriva alla creatività, dall'incontro di culture e tradizioni diverse.

domenica 6 settembre ore 21 Piazza del Ricetto
LOU DALFIN in CONCERTO
Musica d'Oc antica e nuova e danze occitane

Sergio Berardo ghironda • organetto • armonica • flauti • chitarra • voce
Diego Origlia chitarra • voce
Riccardo Serra batteria
Fabrizio Simondi tastiere • voce
Dino Tron fisarmonica cromatica • organetto • flauti • voce
Partecipano i Balarin della Compagnia del Birùn

Discendente diretta di un'antica civiltà che nel corso della propria storia vide momenti di grande splendore e importanza come il periodo trobadorico, la musica tradizionale dell'Occitania, terra della lingua d'oc che si estende dalle Alpi all'Atlantico ai Pirenei catalani e aragonesi, è nota per la formidabile ricchezza e varietà di canti, danze e brani strumentali. Il Gruppo "Lou Dalfin", che prende il nome dal Delfinato, antica denominazione del Piemonte Sud Occidentale, propone antica e nuova musica d'Oc a dimostrazione di quanto possa essere originale, estrosa e coinvolgente una tradizione quando non si limita alla riproposizione folcloristica e stantia dei modi del passato, ma alimenta il presente con la linfa di profonde ed estese radici. Al suono degli antichi strumenti che parlano la lingua di oggi, i "Balarin" della Compagnia del Birùn con i "Lou Dalfin" propongono quelle danze occitane che hanno lasciato un segno nell'espressione "val supatta" dai saltelli che prima del liscio caratterizzavano i balli delle nostre parti. Sono balli dai nomi nostrani come curenta e balet, ma anche scottish e polka, bourrée e rondò, giga e countrodanso, testimonianza di una cultura che da sempre ha saputo far tesoro degli apporti di origini e provenienze diverse, esprimendo un modo corale di stare insieme, al di là dei ruoli di coppia.

sabato 12 e lunedì 14 settembre ore 21 Piazza del Ricetto
BIRÙN
edizione 1992 Peveragno 5 • 6 • 12 e 14 settembre 1992

TESTO E REGIA Chiara Giordanengo Michele Viale
AIUTO REGIA Romano Cavallo
MUSICHE Maurizio Giraudo • Alex Rapa
SCENE E COSTUMI Françoise Giorgis Romano Cavallo
COORDINAMENTO E SERVIZI TECNICI Vilma Cardone • Vilma Ghigo Irene Bottasso • Andrea Tardivo
IDEAZIONE E RICERCHE Rita Viglietti

Una compagnia di Commedianti chiama il pubblico ad ascoltare il racconto di una storia vera che hanno vissuto alla Corte di Francia, la storia del Signore di Biron. Evocata da loro, la storia si snoda seguendo la trama della Canzone di Birùn, così come la tradizione peveragnese l'ha tramandata: le invidie e le congiure di Palazzo, la trappola della partita a carte,l'accusa di tradimento, l'isolamento orgoglioso e testardo, la morte piuttosto che il compromesso. La storia è animata dai Commedianti che, su sua richiesta, ripropongono a Birùn, con le danzatrici, i grandi temi e misteri della vita: lo scorrere del Tempo e delle Stagioni, il tema dell'Amore, ricondotto al simbolico "pomo d'amore" dell'albero del bene e del male dei giardini dell'Eden, e la Morte stessa, presenza vittoriosa nella partita a carte che Birùn gioca per la vita, un "Trionfo della Morte" che è esaltazione della vita e dei suoi valori. Le musiche che formano il tappeto sonoro dell'evocazione sono rielaborate da temi della tradizione peveragnese.

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Associazione culturale e teatrale

Compagnia

del Birùn

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