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Catai 2.0,
2015

Spettacolo teatrale

Da un’idea di Rita Viglietti

In un giorno qualsiasi, in un paese qualsiasi di questa nostra nazione famosa per Storia, Cultura, Bellezza e malaffare arriva un banco dei pegni molto particolare.

È Catai, il banco dei pegni delle storie, capace di aprire le porte della coscienza e di mettere a nudo la memoria. L’effetto che avrà sugli abitanti sarà imprevedibile e inaspettato.

Nato da un’idea di Rita Viglietti, sviluppata poi con la regista Gabriella Bordin e i partecipanti al laboratorio teatrale omonimo sul tema ‘il nostro territorio’, Catai è uno spettacolo che offre allo spettatore uno spunto di rifl essione sul rapporto, talvolta controverso, che hanno le persone con l’ambiente che le circonda. È curioso ad esempio notare quanto spesso e incomprensibilmente preferiscano alla concretezza delle potenzialità che hanno sotto casa il miraggio di un ‘altrove’ inconsistente. Omettere di preservare il proprio ambiente – in senso lato – mentre si vagheggia per pigrizia o ignavia o tornaconto personale o indifferenza dietro un fallace ‘Catai’ può però essere molto pericoloso e si rischia di scoprire, tornati alla realtà, che è diventato come l’Itaca di Ulisse: invaso dai Proci. Catai è un messaggio per le generazioni presenti e future a cui è affi dato l’onere e l’onore di non lasciare campo libero ai novelli Proci e ai loro saccheggi. Le ricchezze del territorio vanno conservate e protette con la ferma consapevolezza che sono patrimonio di tutti.

– testo e regia Gabriella Bordin

– aiuto regia Cecilia Brasher

– scene e costumi Françoise Giorgis, Simone Massa

– coreografie Gaia Martini, Rossella Roggia

– musica Paolo Brizio

– luci e fonica Centro Spettacolo Network

– sartoria Vilma Campana

– coordinamento Simona Grosso

– con Michela Alberti, Paola Barosi, Mariluci Battifolo, Valeria Bracco, Cecilia Brasher, Eliana Delprete, Liliana Franco, Marco Latini, Marisa Lingua, Diego Gaggero, Anna Garro, Chiara Grosso, Costanza Grosso, Simona Grosso, Giancarla Marengo, Simone Massa, Paola Peirona, Manuel Spada, Erminia Toselli e i musici Paolo Brizio e Sara Cesano

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Associazione culturale e teatrale

Compagnia

del Birùn

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