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COMPAGNIA DEL BIRÙN

Associazione culturale e teatrale
Via Vittorio Bersezio, 22
12016 Peveragno (Cuneo)
C.F. e P. I.V.A.: 02226210041

La Notte Santa,
dicembre 2003

Alcuni momenti dello spettacolo
"La Notte Santa"

- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti! Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca lentamente le sei.

- Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto avete per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi e forestieri; le stanze ho piene zeppe.
Il campanile scocca lentamente le sette.

- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!

- Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto!
Il campanile scocca lentamente le otto.

- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.
Il campanile scocca lentamente le nove.

- Ostessa dei Tre Merli, pietà di una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…
Il campanile scocca lentamente le dieci.

- Oste di Cesarea… - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame:
Non amo la miscela dell’alta e bassa gente.
Il campanile scocca le undici lentamente.

- La neve! – Ecco una stalla! – Avrà posto per due?
- Che freddo! – Siamo a sosta – Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca la Mezzanotte Santa.

E’ nato! Alleluia! Alleluia! / E’ nato il Sovrano Bambino.
La notte che già fu sì buia, / risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie / suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie, / o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti, / ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti, / un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni s’attese / quest’ora su tutte le ore.
E’ nato! E’ nato il Signore! / E’ nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino / la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino. / E’ nato! Alleluia! Alleluia!

da Guido Gozzano, Tutte le poesie, Meridiani, ed. Mondadori.

Nella sua raffinata semplicità questo testo di Guido Gozzano è già una sceneggiatura pronta all’uso e, come tutti i veri classici, è, a ben vedere, sorprendentemente attuale.
La Compagnia del Birùn lo ha tradotto in spettacolo nell’ambito del Natale in Contrada di Peveragno inaugurando lo spazio scenico del cortile dell’ex Convento di San Domenico che conserva nell’abside della chiesa gli affreschi quattrocenteschi dei Mazzucchi.

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Associazione culturale e teatrale

Compagnia
del Birùn

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